Dopo lo scandalo Signal il segretario alla difesa americano è nell’occhio del ciclone
Pete Hegseth ha affermato che l’indagine sulla fuga di notizie potrebbe portare a procedimenti giudiziari negli Stati Uniti.
Secondo quanto riportato da Reuters, Pete Hegseth ha valutato possibili procedimenti giudiziari nei confronti di ex consiglieri senior licenziati durante l’inchiesta sulle fughe di notizie del Pentagono ai media, affermando che le prove saranno consegnate al Dipartimento di Giustizia una volta completata l’indagine.
In merito a questo caso, infatti, Dan Caldwell, uno dei principali consiglieri di Hegseth, e altri due alti funzionari sono stati licenziati. Questo dopo essere stati scortati fuori dal Pentagono.
Le persone coinvolte hanno negato qualsiasi illecito e hanno affermato di non essere stati informati di alcun presunto crimine.
La situazione è in un momento di stallo e si attendono gli sviluppi, anche se Hegseth non può esimersi dalle eventuali responsabilità.
Dimissioni per il segretario della difesa?
Hegseth sta subendo crescenti richieste di dimissioni dopo essere stato criticato per aver utilizzato il sistema di messaggistica Signal, per discutere i piani di attacco al gruppo Houthi dello Yemen.
Ha dichiarato a Fox News: “Se queste persone verranno scagionate, sarò contento. Non crediamo, in base a quanto abbiamo capito, che sarà una buona giornata per molti di loro, alla luce di quanto emerso dall’indagine.”
Solo il Dipartimento di Giustizia può decidere sul caso Signal
Hegseth ha affermato che sono state diverse le fughe di notizie che hanno fatto scattare l’indagine, tra cui quelle sulle operazioni militari per garantire agli Stati Uniti l’accesso al Canale di Panama e sulla visita di Elon Musk al Pentagono. Ribadisce: “Abbiamo detto basta. Avvieremo un’indagine sulle fughe di notizie. L’abbiamo presa sul serio. Ha portato a eventi spiacevoli …È mio compito proteggere la sicurezza nazionale.”
Ha ricordato che alla fine le prove saranno consegnate al Dipartimento di Giustizia, che è deputato a valutare il caso. Quando le prove saranno raccolte definitivamente e consegnate al Dipartimento di Giustizia solo in quel momento, se necessario, le persone in questione saranno perseguite penalmente. Per ora l’amministrazione ha fatto quadrato per difendere l’operato di Hegseth, anche per evitare di gettare discredito ulteriore sull’operato dei funzionari statali americani. “Non sono state diffuse notizie riservate”, ha assicurato un portavoce del Pentagono, Sean Parnell, che ha definito le accuse un “tentativo di sabotare il presidente Trump e il segretario Hegseth”. L’ultima parola al Ministero della Giustizia quando saranno valutate le prove.