Smartphone, butta via il caricatore, non serve più: ora fanno queste nuove batterie che durano 50 anni
La loro durata è stimata a 50 anni, tempo in cui non sarà più necessario ricaricare il proprio smartphone: dì pure addio al caricabatterie.
Ogni volta la stessa storia: appena acquistato uno smartphone si ha come l’impressione che la durata della batteria sia infinita. Una questione, questa, pronta a svanire nel tempo. Qualche mese dopo la durata inizia a scemare, talvolta richiedendo più cariche durante la giornata.
Ma se questo problema venisse preso alla radice? O meglio, se per 50 anni non ci fosse più il pensiero di dover mettere il proprio smartphone o pc sotto carica per la paura che questi si spengono?
Questo sogno pare essere divenuto realtà grazie ad un invenzione made in Cina, pronta a risolvere uno dei crucci più grandi dell’era tecnologica. Il tutto, con un obiettivo principale: liberare il pianeta dalle batterie a litio.
Batterie al litio: si passa ad un futuro sostenibile
Scomodità a parte, negli anni la consapevolezza riguardo ai problemi ambientali e sociali legati all’estrazione di minerali come il litio è cresciuta notevolmente. Questo materiale, oggi fondamentale per la produzione delle batterie, porta con sé una serie di questioni che non possono essere ignorate.
L’estrazione del litio non solo richiede ingenti quantità d’acqua e l’uso di sostanze chimiche, ma comporta anche un impatto ambientale significativo. A questo si aggiunge la fase di smaltimento: le batterie al litio necessitano di processi di riciclo complessi e costosi, che non sempre sono facilmente accessibili.
Ma non finisce qui. Le batterie hanno una durata limitata e una bassa efficienza energetica, fattori che le rendono poco adatte per sostenere la transizione verso fonti rinnovabili. Per capire meglio, pensiamo ai nostri cellulari: in soli 2-5 anni, a seconda dell’uso e delle buone pratiche di ricarica, le performance delle batterie calano in modo significativo. Tutto questo però, sembra che a breve rimarrà solo un amaro ricordo.
La batteria che dura 50 anni
Il sogno di non doversi più preoccupare di ricaricare il proprio smartphone potrebbe diventare realtà grazie alla startup cinese Betavolt, che ha sviluppato una batteria atomica rivoluzionaria. Questa batteria, nota come “BB100”, ha dimensioni contenute di 15x15x5 millimetri e una potenza di 100 microwatt, con una tensione di 3 volt e la capacità di immagazzinare 3.300 megawattora.
La produzione è già in fase pilota e, se tutto andrà secondo i piani, la versione da 1W potrebbe essere lanciata già nel 2025, dopo aver ottenuto l’approvazione degli enti regolatori.
Utilizzando la BB100, si potrebbe eliminare il consumo di energia elettrica per la ricarica, riducendo notevolmente le emissioni di CO2. Attualmente, ricaricare uno smartphone consuma tra i 3 e i 7 watt all’ora; se si considera l’uso globale, il risparmio energetico sarebbe enorme.
Non mancano tuttavia le preoccupazioni: non ci sono ancora studi indipendenti che confermino la sicurezza della batteria, e la questione del riciclo rimane irrisolta. Se gli studi dimostreranno la sicurezza e l’efficacia della batteria atomica, potremmo finalmente dire addio ai caricabatterie e all’inquinamento derivante dalle batterie tradizionali.