Riparare gli elettrodomestici guasti: gli esperti consigliano di seguire la regola del 50 | È un attimo sbagliare
Prima di riparare un elettrodomestico rotto, gli esperti ci spiegano che è importante valutare la regola del 50: di cosa si tratta.
Uno dei quesiti più comuni di qualsiasi consumatore che si trova di fronte al proprio elettrodomestico rotto è se vale la pena ripararlo. In effetti, sia che si tratti di una lavatrice che di un frigorifero, il costo dell’acquisto può rivelarsi elevato, tanto che la riparazione è un’opzione che viene presa sempre in considerazione.
Tuttavia, quando ci troviamo di fronte a questo quesito, la cosa importante è quella di valutare diversi fattori, che sommati, possono dare un risposta abbastanza completa a questo dubbio
Tra questi, rientra una delle regole più importanti prima di decidere se riparare o meno l’elettrodomestico. Si tratta del principio del 50, spiegata dagli stessi tecnici.
Quando non è vantaggioso riparare un elettrodomestico
In prima battuta, quando si verifica una rottura improvvisa, oltre al senso di dispersione del caso, la prima cosa a cui pensiamo è: “come farò senza questo apparecchio”. Ovviamente, se si tratta di un frigorifero colmo di spesa, la questione diventa complessa e la soluzione dev’essere immediata, ma se si tratta di una lavatrice o di un forno, possiamo prenderci un attimo per pensare sul da farsi.
Il primo metro di valutazione è sicuramente la vita del prodotto. Non tutti lo sanno ma, come gli esseri viventi, anche gli elettrodomestici hanno un metro di vita che varia da un apparecchio all’altro. Per esempio, la lavastoviglie vive tra i 10 e i 12 anni; il piano cottura in vetroceramica, tra i 12 e i 15 anni; il microonde, tra gli 8 e i 10 anni, e il forno, tra i 13 e i 16 anni.
Ovviamente, più è datato l’apparecchio e più c’è probabilità che ci lasci anche dopo la riparazione. Sempre in tema vecchiaia, un altro problema nell’acquisto è il fatto che i nuovi dispositivi hanno un’efficienza maggiore, contribuendo a compensare l’investimento nel tempo.
Tuttavia, per chi dispone di un elettrodomestico abbastanza recente o fa fatica nel disaffezionarsi a quello vecchio, vi è la regola del 50 da tenere in considerazione.
Elettrodomestico rotto, cos’è la regola del 50
Quando ci troviamo di fronte a un elettrodomestico guasto, dobbiamo mettere sulla bilancia più fattori. Uno di questi è la regola del 50, una linea guida che può rivelarsi preziosa nel prendere decisioni economiche e pratiche. In sintesi, se il costo della riparazione supera il 50% del valore di un elettrodomestico nuovo, di solito è più vantaggioso acquistare un modello nuovo piuttosto che tentare di prolungare la vita di quello vecchio.
Questo principio, consigliato dai manutentori esperti, ha una logica ben precisa: investire più della metà del valore di acquisto per un prodotto che potrebbe subire nuovi guasti nell’arco di poco tempo non è economicamente conveniente.
In pratica, più l’elettrodomestico si avvicina alla fine della sua vita media, più è probabile che inizieranno a verificarsi guasti frequenti. E ogni intervento di riparazione rappresenta una spesa, non solo economica ma anche di tempo e disagi.
Per questo motivo, se l’elettrodomestico non è molto datato, è sempre bene effettuare una valutazione da un esperto, ma se il costo non vale la candela, significa che è giunto il mometo di cambiare.