Non accendere mai la lavatrice a quest’ora | Durante la fascia proibita ti spennano come un pollo
Sebbene lo sottovalutano in molti, esiste un orario in cui la lavatrice non dovrebbe mai essere azionata: si consuma il doppio.
Le bollette rappresentano da sempre una tematica calda e, in questi ultimi anni, non è certo un segreto che i rincari energetici abbiano reso le spese domestiche un vero e proprio cruccio. Dall’aumento del gas ai picchi nel prezzo dell’elettricità, ogni incremento ha un impatto diretto sulle nostre tasche e costringe molti a rivedere il proprio stile di vita.
Oggi, pur essendo la situazione in leggero miglioramento, il caro energia è ancora un problema per molte famiglie, e ogni risparmio può fare la differenza. Non sorprende quindi che i consumatori siano sempre più attenti ai propri consumi, tanto da valutare orari e abitudini per riuscire a contenere i costi senza rinunciare agli elettrodomestici.
La lavatrice, così indispensabile ma dispendiosa, diventa quindi l’elettrodomestico su cui focalizzarsi. Ecco perché conoscere l’orario migliore (e quello peggiore) per avviarla può fare una notevole differenza in bolletta.
Occhio all’orario: quando la lavatrice diventa un lusso
Quello delle fasce orarie è un dettaglio da non trascurare. La maggior parte dei contratti energetici italiani si basa su tariffe che variano in base al momento della giornata e alla quantità di energia richiesta a livello nazionale. Queste fasce di consumo sono divise in tre principali: F1, F2 e F3.
La fascia F1 copre le ore diurne durante i giorni lavorativi, quando i costi sono più elevati; la fascia F2 comprende le ore del tardo pomeriggio, e la F3 è riservata alle ore serali, notturne e ai weekend, periodi in cui l’energia costa meno.
Le fasce F2 e F3, spesso definite ‘economiche’, sono quindi i momenti ideali per utilizzare la lavatrice senza far impennare la bolletta. Evitare invece le ore di punta della fascia F1 permette di risparmiare cifre che, seppur minime su base giornaliera, diventano significative a lungo termine. Dimezzare i costi della lavatrice è quindi possibile, ma non bisogna sottovalutare un piccolo dettglio che potrebbe non far valere tale regola: il proprio contratto.
Il trucco è nel contratto
Non tutti i contratti sono uguali, e mentre la maggior parte dei consumatori italiani ha un contratto a tariffa variabile, esistono anche soluzioni a tariffa fissa, dove il prezzo dell’energia rimane costante in ogni ora del giorno. In questo caso, è bene valutare se una revisione del contratto possa essere vantaggiosa, perché non sempre la tariffa fissa è la più conveniente in termini di risparmio energetico.
Infine, un buon consiglio per chi vuole risparmiare davvero è quello di monitorare la bolletta e analizzare il proprio profilo di consumo, per capire quali elettrodomestici incidono di più e come ottimizzare l’uso dell’energia. Con poche accortezze, è possibile avere bollette più leggere senza dover rinunciare al comfort di casa.